lunedì 23 aprile 2007

L'ETR 480 torna a correre


Nella foto il carrello smontato

Da alcuni anni l'ETR 480.035 prodotto dalla Lima, era fermo nella bacheca a causa dell'usura di alcuni ingranaggi che rendevano impossibile la marcia del treno.
L'ETR è in composizione completa da 9 pezzi, abbastanza pesante.
L'uso sul plastico e le repentine frenate ha provocato l'usura degli ingranaggi.
Dopo aver sostituito le viti senza fine, sono riuscito a recuperare anche le due cascate di ingranaggi complete, provvedendo alla loro sostituzione.
Durante i lavori ho cambiato anche il decoder (un vecchio Lenz) con uno più recente, ma anche questo ha qualche problemino.
Comunque è stato un piacere rivedere il Pendolino correre sui binari del plastico senza scatti e incertezze.

martedì 17 aprile 2007

Descrizione del plastico


Veniamo a noi.
Una piccola descrizione del plastico in costruzione.
In pratica è un "8" ritorto su se stesso, con i binari che partono dal livello "0" rappresentato dalla stazione di Udine, per arrivare alla stazione di Tarvisio Bosco Verde.
In origine questa stazione doveva essere quella di Tarcento, sempre lungo la Pontebbana, ma da quando è stata costruita la nuova stazione di Tarvisio Bosco Verde, anche nel mio progetto questa ha preso il posto della precedente ipotesi.

Negli anni, anche in seguito al primo trasloco, il progetto ha subito numerose varianti e, in vista del prossimo e, spero, definitivo trasloco nella nuova casa in corso di progettazione, anche il plastico verrà ritoccato.

La speranza è quella di riuscire ad ampliare la stazione di Udine (in basso nel disegno) per riuscire ad inserirci anche l'uscita verso Tarviso dal primo e terzo binario.

Le dimensioni massime del plastico sono 5,60m x 3,10m.

Attualmente sono stati realizzati i primi 16 moduli, quelli più in alto, con la stazione di Tarvisio e le due linee che scendono verso Udine, con la stazione nascosta di 6 binari, sotto alla stazione di Tarvisio.
Il panorama è incompleto, in attesa di definire come realizzare la catenaria in galleria e di capire come verrà modificato il plastico dopo il prossimo trasloco.

In principio c'era l'ovo...


Nacque prima l'uovo o la gallina???
Sinceramente non lo so.
Di sicuro, per quanto riguarda il mio plastico è nato prima l'ovo..ale.
Un ovale di 2m x 1 piacevolmente accomodato nel letto vuoto nella mia cameretta.
I primi treni, poche carrozze senza pretese, correvano senza sosta lungo l'ovale.
Qualche casetta, un ponte stradale, una stazione con terzo binario di precedenza e binario morto.
Di modellistico aveva poco, ma è servito a far nascere il desiderio di un plastico.
Ero piccolo e più che costruire... distruggevo quanto fatto da papà.

Poi c'era il nonno ferroviere che, ad ogni occasione, mi portava negli scali ferroviari di Udine a vedere i treni correre e manovrare. Uno spasso. La vecchia Cabina E della Sacca di Udine era la mia seconda casa. Che peccato quando, qualche anno fa, l'hanno demolita.
I vecchi quadri scambi, con i maniglioni, le leve... che poesia.

E i 428 che, sferragliando, aggredivano le rotaie in curva, lungo l'ingresso sud della stazione di Udine. Li chiamavamo i "rompi-rotaie".

Poi, durante gli studi superiori e l'abbozzo di università, fu il marciapiede del primo binario della stazione a divenire meta consueta, in attesa del bus per rientrare a casa.

Quanti treni. Erano i primi anni 90, quindi iniziavano ad arrivare le elettroniche, i caimani a prendere il posto delle vecchie E626, E428 e delle ultime vaporiere.

Pubblicare o no???

Sono anni che frequento il web ed i siti di altri modellisti che, come me, stanno realizzando i loro piccoli pezzi di mondo perfetto.
Ho pensato più volte se realizzare un mio piccolo sito o un blog dove inserire quello che stavo realizzando nella stanza del plastico, ma, fino ad ora, non ho mai preso la decisione di farlo.

Chissà se questa sarà la volta buona.
Ci provo.

Se volete commentare quanto sto realizzando, fatelo pure, le critiche sono sempre ben accette, purchè siano espresse con correttezza, senza turpiloquio, con educazione e rispetto per chi scrive e chi frequenta il sito.

Nessuno nasce dottore, tutti possiamo sbagliare.
Quindi, buona navigazione in queste pagine.