lunedì 22 novembre 2021

Struttura e dettagli

Il telaio del modulo M3. In primo piano la trincea della linea RFI

 Il weekend appena trascorso è stato molto produttivo qui a nordest.

Ho realizzato il telaio del modulo M3 del plastico. Su questo modulo, oltre ai binari di stazione al livello 0, ci sono anche le due linee OBB ed RFI che collegano la stazione principale alle due stazioni nascoste.

Il telaio del modulo M3. A destra la linea RFI e a sinistra, sul retro del modulo, la linea OBB
Il telaio, come tutti gli altri del livello 0, è realizzato in compensato da 1cm di spessore. L'altezza delle centine è di 90mm portando così lo spessore totale dei moduli a 100mm.

Qui sopra il progetto definitivo del piano binari del modulo M3. L'operatore si troverà in alto.
In questo modulo saranno collocati i marciapiedi dei binari 1, 2 e 3, 4 e 5; oltre ai segnali di partenza lato Italia dei binari di stazione e dello scalo merci.

Oltre ai lavori di falegnameria, ho completato alcuni interventi sul modulo M1 quali la verifica dei collegamenti elettrici dello scambio triplo, il rifacimento di parte del binario centrale della rimessa locomotive grande con la realizzazione di una fossa di visita, il collegamento di tutti gli impianti di illuminazione dei piazzali e dei fabbricati.
Il piazzale del DL visto dal sentiero che porta allo scalo.

Locomotive storiche e moderne in sosta

Prove di ingombro della nuova rimessa.




domenica 7 novembre 2021

Un pizzico di scenografia



C'è una parte del lavoro del modellista che ci trasforma in artisti.
Deposti sega, trapano e martello, inizia l'avvincente modellazione del paesaggio.
Sul tavolato nudo, dopo aver posato binari e deviatoi e testato tutto l'impianto elettrico necessario al movimento dei treni, si installano i componenti del paesaggio che trasformeranno la pianura in colline e montagne.



I materiali utilizzati sono di semplice reperibilità: pannelli isolanti in polistirene estruso, gesso, colla vinilica.
Per i muri di contenimento ho utilizzato il classico forex inciso e dipinto con colori acrilici, lastre Auhaghen incise ad imitazione dei mattoni.
Una volta tagliato il polistirene con il filo a caldo, ho incollato i vari strati, uno sull'altro, con della colla vinilica, fermando il tutto con dei pesi fino ad incollaggio completo.

Il terreno è stato modellato con del gesso scagliola dipinto a tempera. 

Cosa manca?
Ovviamente la vegetazione.
O meglio, prima la terra. In questo caso non ho cercato prodotti industriali, semplicemente ho raccolto un secchiello di terra in giardino, tolto i sassi più grossi e le radici d'erba.
Per garantire che non ci siano sorprese, ho cotto la terra in forno a 200° per 30 minuti. 
Setacciata prima con una rete da zanzariera e poi con una calza gentilmente donata dalla mia compagna, l'ho fatta cadere sul terreno coperto da uno strato di colla vinilica. 

Per fissare il tutto ho spruzzato sulla terra una miscela di acqua e brillantante e fatto gocciolare acqua e colla vinilica mescolate in una diluizione 1:1 con una goccia di detersivo per piatti (la stessa soluzione usata per la massicciata).

Il passaggio successivo è stato quello di aggiungere sul sentiero uno strato di sassolini, terra e sabbia finissima.

Alla fine, l'erba. Usando il piantaerba elettrostatico Peco, ho incollato un primo strato di fibre da 5mm, seguite da altre più lunghe.

Ultimo, gli alberi, realizzati con rametti di teloxis cosparsi di flocage di varie tonalità.