martedì 14 aprile 2020

VIDEO - Vi racconto il plastico in costruzione

Ecco il primo di una serie di video dedicati al plastico in costruzione.
Si parte dal livello -2: Stazione Nascosta Italia


lunedì 6 aprile 2020

Costruzione del plastico - Livello -2 Italia

Che dire. La permanenza forzata a casa a causa del COVID19 qualcosa di buono lo sta portando. Posso organizzarmi le giornate senza dover correre a portare le ragazze a fare sport, spesa, lavoro... o meglio. Lavoro da casa più che non in ufficio. Ma mi riesco a ritagliare 2 ore al giorno per lavorare anche sul plastico.
E così, velocemente, il livello -2 prende forma.

Telaio robusto e stabile, realizzato con le scansie in metallo con angolari forati e ripiani. Dopo aver usato per anno listelli e morali in legno con problemi di stabilità, solidità, resistenza e durata, ho deciso di imitare altri colleghi modellisti. Scansie in metallo come base.
Lungo il perimetro esterno ho quindi installato le scansie, divise a metà in altezza, sfruttando la parte inferiore come magazzino per le varie attrezzature e scatole dei modelli.

Primo livello a 80cm da terra. Per decidere questa quota mi sono basato sulle norme FREMO che impongono una quota del PdF di 130cm da terra, per permettere all'osservatore di vedere il treno da un'altezza naturale e non a volo d'uccello.
E poi c'è da aggiungere un fatto che 20 anni fa non consideravo. L'anagrafe è un dato certo e, con l'andare del tempo, la schiena non ha la flessibilità dei 20 anni. La vita sedentaria non aiuta. Quindi plastico a livello adeguato per poter lavorare in piedi senza dolori.

Vista dalla porta d'ingresso del livello -2 in costruzione. Sotto ai binari si notano le scansie metalliche
 Altra cosa che l'età insegna è: non avere fretta di far correre i treni. Meglio curare per bene posa, allineamento, collegamenti dei binari e degli scambi e testare per bene il tutto. E' spiacevole veder deragliare i treni perchè non si è curata questa fase.

La posa dei binari rispecchia i più diffusi metodi:
- base realizzata con pannello di compensato di 10mm di spessore. (meglio evitare il truciolare. Troppo pesante e soggetto all'umidità e al deterioramento)
- pannello di sughero da 5mm incollato al piano
- binari fissati con viti e rondelle. Eventualmente una goccia di colla a caldo o vinilica per fissare al meglio i punti più delicati come le curve.

I binari posati sul pannello di compensato con il sughero come fono assorbente.
Dietro ai binari i pannelli di compensato dipinti in color tortora con i decoder e i sensori.

Ho sempre ammirato i modellisti che curano anche il telaio e la struttura. Quindi ho deciso di seguire questa scuola. Dietro al plastico, sulla struttura metallica, ho fissato dei pannelli di compensato da 5mm dipinti in color tortora. Oltre a evitare la caduta dei modelli in caso di svio, offrono la base per fissare decoder e sensori di assorbimento e, in questo livello, la dorsale elettrica, costituita da 4 coppie di fili:
- DCC 1
- DCC 2
- 12v CC
- 16v CA

più il cavo per la linea Loconet che collega tutti i sensori alla centrale DR5000.

L'angolo in corrispondenza della stazione principale, che sarà realizzata 50cm più in alto, durante i lavori di allestimento.

martedì 31 marzo 2020

Controllo digitale del plastico - Digikeijs DR5000

Ho abbracciato il controllo digitale quando era ancora ai primordi in Italia. Sono stato tra i primi ad acquistare la Intellibox, usandola per anni con tutti i plastici che nel tempo ho costruito.

Dopo oltre 20 anni, la cara vecchia IB ha fatto il suo corso, risultando ormai obsoleta, sia tecnicamente che dal punta di vista delle risorse.

Dopo aver letto e riletto delle varie ipotesi, ho cercato una soluzione alternative che mi permettessero di collegare tutti i dispositivi loconet che nel tempo avevo acquistato o realizzato, i decoder servo, i palmari loconet e, possibilmente, mi desse l'opportunità di utilizzare altri strumenti che nel tempo sono stati prodotti, come ad esempio i software di gestione.

Ho scoperto su una rivista tedesca la centrale Digikeijs DR5000 che offre un sacco di collegamenti tra cui Loconet B e T, s88, XpressNet, USB, Lan e Wifi.
La centrale dispone veramente di un altissimo numero di connessioni, oltre ad essere in grado di simulare centrali ben più blasonate come la Ecos di ESU o la Z21 di Roco.
Questo offre la possibilità di utilizzare le app sviluppate per queste piattaforme e disponibili gratuitamente sui vari app store.
Risultato? Cellulari e tablet diventano le interfacce uomo-macchina in grado di gestire locomotive, scambi e sensori del plastico.
Se poi ci colleghiamo un pc con i vari software, il gioco è fatto!

Non servono altri dispositivi, basta collegare l'uscita USB della centrale al PC ed ecco un potentissimo sistema digitale completo di tutto quello che serve.

Un esempio: programmare le locomotive diventa facilissimo, basta metterle sul binario di programmazione collegato alla centrale, lanciare Decoder Pro sul pc e via, in pochi istanti possiamo leggere tutte le CV del decoder, programmare le curve di velocità, le funzioni, i suoni.

Se poi la nostra intenzione è quella di gestire l'intero plastico con un sistema tecnologicamente avanzato che permetta di controllare le varie tratte, i segnali, gli scambi, la posizione dei treni, sia in manuale che in automatico, allora utilizzeremo software come Traincontroller, iTrain, o RocRail.
La differenza tra i primi due e RocRail è il fatto che quest'ultimo, oltre ad essere gratuito, offre un'infinità di possibilità per gestire un plastico. Forse è un po' da "smanettoni"... la cosa non mi dispiace.

Nelle prossime pagine cercherò di presentare una alla volta le soluzioni che andrò a sperimentare sul plastico, integrando quello che c'è nelle varie guide dei dispositivi e dei software con l'esperienza sul campo.