lunedì 30 novembre 2020

Diamo vita al plastico: i primi collegamenti elettrici.

 

Collegamenti in via di stesura sul mio plastico

Ci eravamo lasciati mesi fa con l'ovale impostato.

Una scelta importante da fare è l'alimentazione dei rotabili.

Capiamo una cosa. Come molti modelli, anche i treni funzionano ad energia elettrica. Generalmente la tensione di alimentazione è attorno ai 12V. In alcuni casi si arriva a 15 o 16V.

Le scuole di pensiero nel fermodellismo, riguardo all'alimentazione sono fondamentalmente 3.

1. Sistema a Corrente Alternata, 3 Rotaie, utilizzato da Marklin, molti produttori propongono i propri modelli con questo titpo di alimentazione.

2. Sistema a Corrente Continua, 2 rotaie. 

3. Sistema digitale, detto anche DCC. In questo caso sui binari viaggia una tensione di alimentazione ad onda quadra che, oltre alla tensione necessaria per far funzionare i modelli, trasporta anche i dati che verranno interpretati dai vari decoder per far funzionare sia le locomotive o i rotabili, che gli accessori, come scambi, luci, altre utenze che possono così essere gestite tutte da un unico sistema digitale, appunto.

Personalmente, dopo aver usato per anni il sistema a corrente Continua, sono passato al sistema DCC e ne sono un convinto sostenitore.

ATTENZIONE! 

Digitale non vuol dire assolutamente gestione automatica del plastico, tutt'altro.

Il digitale permette di gestire autonomamente ogni rotabile, accessorio, sistema. Ma per attivare degli automatismi sono necessari molti componenti.

Al livello base, una centralina, un decoder montato sulla locomotiva ed un decoder scambi possono permettere un notevole divertimento, senza alcun automatismo. 
Saremo dei veri macchinisti, in grado di guidare il nostro treno come i macchinisti di qualche tempo fa, senza sistemi di sicurezza che veglino sul nostro operato. Quindi se decidessimo di passare col rosso... responsabilità vostra.


Rimanendo sempre alle cose semplici, il digitale permette, almeno a livello iniziale, di gestire tutto, ma proprio tutto, con 2 semplici fili. 

Sì due fili, ma chiariamo subito. Può andare bene per l'ovalino di pochi metri di binari, con un paio di scambi, e due treni.

E' vero che le centraline digitali anche più semplici attualmente in commercio erogano fino a 3A, sufficiente per gestire anche una decina di treni, ma capite bene che gestire 10 treni comincia ad essere complicato.

Ecco che in questo il DCC ci vieni incontro. grazie a sensori, decoder, software ci permette di arrivare ad un elevatissimo grado di realismo.

Un passo alla volta. 

Come detto i sistemi di alimentazione sono fondamentalmente 3. In ogni caso ci sarà un alimentatore o trasformatore che convertirà la tensione di rete presente in casa (di solito 220/240V 50Hz in Italia) nella tensione di alimentazione necessaria al funzionamento del plastico.

Collegare la centrale, sia essa Marklin, DC o DCC è semplice. Due fili di sezione adeguata e si arriva al binario.

Per cominciare vanno benissimo i binari con i morsetti di collegamento, ma, per chi vuole arrivare ad un maggiore realismo, i fili non si devono vedere. Quindi, foro nel supporto sotto alle rotaie e filo saldato sotto al fungo con un po' di stagno ed uno stagnatore a punta.


Nessun commento:

Posta un commento

Vi prego di firmare i vostri commenti. Grazie

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.