Poi però ci si scontra con alcuni fattori chiave:
- lo spazio a disposizione
- il tempo libero da dedicare all'hobby dopo aver terminato lo studio o il lavoro, gli obblighi domestici e familiari, gli impegni con altre realtà... insomma, ognuno conosce i propri impegni.
- i soldi a disposizione per l'acquisto del materiale rotabile, dei binari, accessori, materiale da costruzione.
Tornando alla nostra meravigliosa Milano Centrale si inizia a rendersi conto che, a meno di non essere dei Paperon de Paroni, difficilmente sarà possibile realizzarla in una vita.
Senza contare il quarto fattore: l'ESPERIENZA.
Mi perdonerete la scorrettezza linguistica ma "nessuno nasce imparato"!
Tutti ci immaginiamo dei Giotto del modellismo, poi, dopo aver montato il primo kit scopriamo che ci manca qualcosa. Sbavature di colla o di colore, errori dovuti all'inesperienza sono all'ordine del giorno.
Per fortuna questi errori possono essere superati con un po' di pazienza e buona volontà.
L'esperienza non si acquista al supermercato ma si matura con il tempo e continuando a provare.
Cercando di fare un po' di chiarezza direi di provare a dare alcune risposte, iniziando dal punto 1 dell'elenco iniziale.
LO SPAZIO A DISPOSIZIONE
Il rilievo della stanza con gli ingombri principali e gli elementi fissi. |
Di quanto spazio disponiamo? Questa è la prima domanda da porci.
Un consiglio: prima di iniziare a progettare il plastico meglio acquistare un metro, un blocco di carta millimetrata, magari di formato A3, un paio di squadrette da disegno e iniziare a rilevare le misure dello spazio a disposizione.
Nel disegno che andremo a predisporre, andranno inseriti tutti gli elementi vincolanti: porte, finestre, interruttori, prese elettriche, termosifoni, camini. Il tutto rilevato con attenzione e disegnato perfettamente in scala.
Fatto?
Benissimo. Chi ha competenze di disegno tecnico può utilizzare software di disegno come Autocad, Sketchup, o altri. Esistono anche dei software dedicati alla progettazione dei plastici come Scarm, Wintrack, PC-Rail, ecc.
Con questi software è possibile progettare il plastico anche in 3D sfruttando le varie caratteristiche del software per evitare problemi di tracciatura. Raggi troppo stretti, pendenze troppo ripide sono segnalate da molti software come errori, permettendo così di correggerli prima di mettersi al lavoro.
Dopo questa prima fase dovremmo avere chiaro di quanto spazio disponiamo, sia per il plastico che per costruirlo e depositare materiali e modelli. Sì perchè a volte ci dimentichiamo di questi oggetti.
Avere un piccolo laboratorio nella stanza dove lavoreremo al plastico è molto utile per avere a portata di mano tutti gli attrezzi che ci serviranno oltre ad un piano di appoggio dove lavorare su particolari di costruzione, kit, oltre che per la manutenzione dei nostri modelli.
Alcune note logistiche a conclusione di questo capitolo.
Fate attenzione alla destinazione d'uso del locale in cui andrete a lavorare.
Il garage, soprattutto nei condomini, non è utilizzabile come laboratorio e come stanza del plastico. I vicini potrebbero farvelo rimuovere, sempre che non intervengano ispezioni dei Vigili del Fuoco nel qual caso potreste incorrere anche in sanzioni.
Se vivete in condominio o in case plurifamiliari, fate attenzione ai rumori molesti. Rispettate gli orari di silenzio e valutate bene quando mettervi ad usare seghe, seghetti, trapani, martelli. Meglio usare le ore notturne per lavori silenziosi e dedicarsi ai lavori rumorosi durante le ore diurne, quando i vicini sono al lavoro.
Se invece vivete in una bella casa di campagna senza nessuno attorno, bhè vi invidio!
Nel prossimo capitolo inizierò a parlare della progettazione.
Se avete domande o suggerimenti di argomenti da approfondire, scrivetemi pure.
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