giovedì 23 luglio 2020

La prima bozza

Scelta la scala, definito lo spazio a disposizione, impostato a grandi linee il layout, definito il soggetto, direi che possiamo iniziare a buttare giù qualche idea.

In questo capitolo vorrei dare alcuni spunti da tener presenti nella progettazione in scala.

Compromessi

E' un termine che dovremo tenere sempre scritto in grande davanti a noi.
Sarà difficile riuscire a riprodurre esattamente in scala quello che vediamo. Ci vedremo costretti a ridurre alcune misure, modificare lunghezze, adattare il progetto allo spazio a disposizione.

Tanto per dare qualche numero.
100m reali corrispondono a 1.149,42mm in scala H0 (1:87) e in 100m di binario stanno meno di 4 carrozze standard da 26,4m (303mm in scala)
Un treno ordinario come un IC, EC ha una composizione che va da 7 a 9 carrozze più la motrice. Se guardiamo al passato un treno poteva arrivare anche a 14 carrozze più la locomotiva. Quasi 400m di lunghezza. In scala sono 4.248mm.

Una curva di raggio stretto nel reale (in piena linea, non sui raccordi) ha un raggio di circa 250m, sul plastico sarebbero 2.874mm

Se guardiamo agli assortimenti dei vari produttori di binari, vediamo che i raggi usati vanno dai 360mm per i più stretti, ai 900mm per quelli più ampi. In alcuni casi si va oltre, ma spesso, in questi casi, si usa il binario flessibile per arrivare a raggi ancora più ampi.

Una linea moderna ha raggi di curvatura anche di qualche km, in scala si parla di decine di metri di raggio.

Quello che voglio dire è che, a meno di non disporre di spazi immensi e fondi infiniti, difficilmente riusciremo a riprodurre un lungo tratto di direttissima, o far correre un treno in composizione reale in un ambientazione che non lo faccia sembrare un elefante su un francobollo.

Molto più facile realizzare una linea secondaria, con una bella fermata, su cui corrono automotrici tipo le Aln663 o Aln668, qualche Minuetto, convogli con due o tre vetture.

Nello spazio di un paio di metri, potremo creare un paesaggio incantevole in cui il treno, pur essendone protagonista, non risulta eccessivo.

Quanti binari!

Altro punto, che si lega al primo, evitare di riempire ogni centimetro quadro di binari. La ferrovia deve inserirsi nel paesaggio, non soffocarlo. Come nella realtà, la linea quasi scompare, si integra, attraversa senza stravolgere.

Quindi meglio togliere qualche binario piuttosto che aggiungerlo.
Una stazione di media grandezza con 4 binari permette già divertenti manovre.
Aggiungendo un paio di binari di scalo, il divertimento aumenta, senza risultare eccessivo.

Considerando un interbinario (distanza tra i binari) di 52mm, marciapiedi di circa 60mm avremo un piazzale profondo circa 400mm, con almeno altri 20 da dedicare alla stazione, strade, case. In 600mm di profondità riusciremo ad inserire comodamente una bella stazione completa.

Meno parallelismi

Sicuramente, chi prova a stendere un progetto, sarà tentato di disporre i binari parallelamente al bordo del plastico. Meglio evitarlo. 
Per dare movimento al tutto, l'ideale è cercare di creare un andamento diagonale, leggermente sinuoso, che permetta di ammirare il treno immerso nel paesaggio.

Qualche curva di ampio raggio aiuta a rendere più realistico il progetto.

Primo passo sarà, quindi, quello di definire l'andamento del binario principale.
Ricordo che, in una stazione, il binario di transito dovrà essere continuo. Gli scambi posti su questo binario dovranno avere il ramo di corretto tracciato verso il binario di transito. In questo modo i treni in transito potranno attraversare la stazione senza riduzioni di velocità.

Nel capitolo dedicato agli scambi, cercherò di spiegare alcune nozioni fondamentali riguardo ai termini usati e alle velocità dei treni su questi punti particolari.

Primo passo del progetto. Il telaio con il binario posto in diagonale con due curve da 1500mm di raggio.

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