Una soffitta con il tetto spiovente offre meno spazio di una cantina a piena altezza.
E questo mi fa ricordare che c'è un altro fattore importante da tenere conto: il microclima della stanza del plastico.
Tornando ai due esempi di sopra, una soffitta avrà un microclima diverso rispetto ad una cantina o una stanza interna alla casa.
Avendole provate tutte in questi 30 anni, devo dire che fra tutte preferisco la cantina. Fresca d'estate e non troppo fredda d'inverno. Tra l'altro con un termoconvettore e un deumidificatore, temperatura e umidità possono essere facilmente controllate.
Nella scelta della stanza, mediando tra tutte le soluzioni, non dimenticate, quindi, di considerare anche la situazione climatica della stanza.
Chiaramente se vivete in una bella casa di campagna, in classe A++, con tetto coibentato e gestione controllata del clima... Bhe vi invidio ancora di più di ieri.
Quindi, prima di cominciare a spendere soldi per modelli, legno, viti, meglio investire qualcosa per poter vivere il plastico 365 giorni all'anno.
E adesso via di colore. Una bella mano di bianco per avere un ambiente pulito, senza dimenticare che poi, dovremo creare il fondale del nostro plastico.
Come non ve l'avevo detto?
Ma certo. Il plastico non si limita al semplice tavolato su cui poseremo binari, marciapiedi, stazioni, strade. Va oltre. Il fondale deve diventare parte integrante del plastico, in modo che chi lo osserva pensi di trovarsi immerso nella realtà.
Per questo esistono diverse soluzioni. Dalla più semplice che si riduce a dipingere di azzurro il cielo, disegnando magari qualche collina o montagna, all'acquisto di fondali già pronti delle varie case modellistiche, a quello, secondo me più corretto, di cercare di comporre in proprio il fondale combinando diversi scatti ripresi nei luoghi che vogliamo riprodurre sul plastico.
Vi faccio un paio di esempi, rimandandovi a qualche lettura:
il plastico "Ferrovie d'Abruzzo" presentato sul n°80 di TuttoTreno Modellismo
i plastici del maestro tedesco Josef Brandl disponibili nella collana di monografie di TTModellismo Extra
il plastico di Milano Chiaravalle presentato sul numero 6 di TTModellismo Extra
Questi sono solo alcuni esempi, senza voler dimenticare nessuno o sminuire altri.
Oltre alle riviste italiane, consiglio di dare un'occhiata anche a quelle tedesche (MiBa, Eisenbhan Journal, Modell Eisen Bhanner,...) e francesi, sempre ricchissime di spunti e realizzazioni meravigliose.
Per gli amanti delle ferrovie Inglesi ed Americane, esistono notevoli risorse anche rispetto a queste realtà. non mi sento di consigliarvene perchè non le conosco. A voi la ricerca.
Se lo spazio a disposizione è limitato e, invece che un plastico, pensate piuttosto ad un diorama, allora le cose potrebbero semplificarsi. Potreste pensare, ad esempio ad una bella scatola in cui le pareti farebbero da quinta a quanto andrete a rappresentare. Il tetto diverrebbe il cielo, con un bel sistema di illuminazione, mentre la faccia dal lato osservatore, la cornice del quadro tridimensionale che andrete a realizzare.
Vi lascio con un bellissimo esempio, realizzato da Luke Towan.
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