Poi si aggiungono gli scambi, con un raddoppio di binario, poi magari si allunga un po' da una parte.
Ok, questo è per avvicinare al mondo del fermodellismo i più giovani, o chi desidera veder correre un trenino sul tappeto del salotto.
Ma se il nostro intento è rappresentare la realtà, l'ovale è proprio la soluzione ideale?
Consiglio, passate un paio d'ore in una stazione ed osservate.
Difficilmente vedrete passare lo stesso treno, nella stessa direzione, per due volte di fila.
Ci sarà un susseguirsi di treni, nell'una e nell'altra direzione.
Ma sul plastico come potremo rappresentare questo?
Con l'ovale!!!
Ma come? vi chiederete, se hai appena detto che l'ovale è per giocare sul pavimento!!!
Vero, ma, aggiungendo qualche componente, il nostro ovale potrà diventare la soluzione ideale per riprodurre in scala quello che abbiamo osservato nella realtà.
Come? Adesso ve lo faccio vedere con alcuni disegni.
Partiamo dall'ovale classico.
L'ovale classico con la stazione lato osservatore |
La prima cosa che possiamo fare è quella di dividere il piano in due parti, creando un fondale a metà che nasconda alla vista la parte retrostante.
Già in questo modo il treno apparirà in scena da un lato per scomparire dall'altro.
Nello spazio retrostante, possiamo inserire alcuni scambi per creare una stazione dove ricoverare i treni per alternarli in scena.
Nello spazio retrostante, possiamo inserire alcuni scambi per creare una stazione dove ricoverare i treni per alternarli in scena.
Abbiamo creato quella che viene generalmente chiamata "Stazione nascosta" o serbatoio. Uno spazio dove far sostare i treni per poterli alternare alla vista. In questo modo potremo far entrare in scena, di volta in volta, un treno diverso. Utilizzando treni reversibili, ad esempio delle automotrici o dei treni con carrozza pilota in coda e locomotiva in testa, potremo anche far passe i treni prima in un verso poi nell'altro.
Già così la nostra fermata potrà avere un traffico più realistico del semplice correre di un treno.
Se poi vogliamo aumentare ancora il divertimento, basta aggiungere due scambi anche alla fermata, trasformandola in una stazione di incrocio.
Con queste piccole modifiche all'ovale iniziale, avremo la possibilità di gestire un traffico passeggeri di tutto rispetto, con incroci in stazione, treni che vanno e vengono senza inseguimenti da pista di automobili.
Quello che ci manca è capire come far funzionare il tutto.
Non preoccupatevi, è più facile di quanto si pensi. Soprattutto oggi che il digitale la fa da padrone, gestire un plastico così può essere molto divertente.
Qualcuno potrebbe consigliarvi di usare i circuiti Arduino o Raspberry, ma, per iniziare, consiglio di partire da quello che offre il mercato, con soluzioni plug&play alla portata di tutti.
Non voglio citare marche specifiche per non fare pubblicità ad alcuni e non ad altri, ma i maggiori produttori di modelli ferroviari offrono nel loro assortimento anche centrali di controllo, moduli per il comando degli scambi, sistemi per la gestione del plastico.
E si possono comandare con lo smartphone, il tablet o il pc.
E si possono comandare con lo smartphone, il tablet o il pc.
Poi, se ve la sentite, si può andare oltre, cercando su internet troverete decine di prodotto, progetti, sistemi per gestire il tutto, anche spendendo un po' di meno.
Ma per questi ci vuole un po' di più esperienza. Non li escludiamo a prescindere, ma, per chi comincia, meglio affidarsi a qualcosa di velocemente operativo, per non rischiare di abbandonare tutto alla prima difficoltà.
Armiamoci di pazienza, un paio di cacciaviti, forbici da elettricista, un po' di filo elettrico e via.
Armiamoci di pazienza, un paio di cacciaviti, forbici da elettricista, un po' di filo elettrico e via.
Una precisazione.
Io ho iniziato a costruire plastici quando per far funzionare due treni sullo stesso binario erano necessari due alimentatori, un sacco di interruttori, sezionamenti, complicati schemi elettrici...
Bello, si riusciva a fare tutto, ma quanti fili, per poi avere comunque un funzionamento incerto e abbastanza complicato da far funzionare.
Ancora oggi molti modellisti preferiscono continuare a gestire scambi e segnali con questo sistema.
Da quando ho scoperto il digitale, ormai quasi 20 anni fa, mi si è aperto un mondo.
2 fili e si può fare già molto. Con pochi collegamenti è possibile realizzare un impianto molto più realistico di un tempo.
Se vogliamo anche qualcosa di più la cosa è fattibile senza diventare matti ne dover essere ingegneri ferroviari.
Oggi, per costruire il nuovo plastico, sono partito dal sistema di gestione software per arrivare a definire i sezionamenti per il controllo del plastico, automatizzando i controlli e massimizzando il divertimento.
Ma di questo vi parlerò più avanti.
Una cosa è certa. La posa dell'armamento deve andare di pari passo con la realizzazione dell'impianto elettrico. Quindi un buon progetto è indispensabile.
Nel prossimo capitolo illustrerò come collegare quello che abbiamo disegnato fino ad ora, in modo semplice.
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